Social Media Security: l’importanza di moderare Facebook e la propria FanPage

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*…ne parlo sul [Blog di The Fool][tf]*
E’ ormai nota e sempre più rilevante l’importanza della pubblicità dei brand in campo social network. Facebook, Twitter, FriendFeed sono alcuni fra i più famosi mezzi che permettono al cliente di “sentire” l’azienda non solo come immagine ma presenza fisica, azzerando in parte la distanza che è sempre stata una costante fra venditore e cliente.
Tramite questi mezzi infatti la fidelizzazione diventa un valore aggiunto che riesce a raggiungere uno spettro molto più ampio di utenti che si avvicinano e si affezionano al prodotto di interesse e alla compagnia che lo produce venendo percepiti sullo stesso piano.
La creazione di una FanPage implica però la gestione di un’appendice dell’azienda che deve essere protetta in quanto sua immagine estesa perché si può incorrere a messaggi di SPAM, pubblicità di altri organi, linguaggio scorretto e ingiurioso, che finiscono per ledere la reputazione proprio nel “cuore” del social facendo percepire il brand come poco attento alle esigenze del cliente.
Il concetto di Social Media Security è quindi molto semplice: applicare le tecniche di base della sicurezza anche alla gestione dei contenuti generati dagli utenti (UGC) ed alle properites dell’azienda, controllando che nulla possa andare storto.
La moderazione è il primo passo della Social Media Security che assicura alla pagina ufficiale, importante vetrina per l’azienda e per il messaggio che vuol dare di sé e quindi agli affezionati: una pubblicità sana e dinamica del brand senza la “spazzatura multimediale” gestita in tempo reale da moderatori esperti. Ecco la differenza.

Ma il problema non è solamente quello del singolo episodio di messaggio ingiurioso o diffamente (comqunque da prendere in considerazione) ma anche e soprattutto quello dei sempre più frequenti raid di attacco alle pagine web.
A distanza di qualche settimana infatti due pagine ad alto traffico sono state attaccate da raid organizzati da utenti che hanno insultato, in maniera più o meno pesante, la bella [Belen Rodriguez][belen] e l’On. [Daniela Santanchè][santa], inviando in brevissimo tempo, migliaia di messaggi denigratori alle loro FanPage su Facebook, con notevoli problemi alla gestione dell’immagine ed alla fruibilità della pagina stessa.


E i respondabili della moderazione in casi come questi impiegano ore *(se non giorni)* a “pulire” le pagine di Facebook dagli insulti, dovendo talvolta chiuderle per tutta la durata della gestione della problematica. Operazione che, se non dotati di strumenti adeguati, può risultare in un impegno e problema quasi insormontabile.
Ed è proprio per arginare anche questo tipo di problematiche che sono nati il Servizio e la Piattaforma di [ConversationFlow][cf]: il sistema consente invatti il controllo e la moderazione da parte di personale esperto e dedicato delle FanPage raggruppando sulla sua piattaforma tutti i messaggi considerati rischiosi in più lingue, garantendo così la moderazione a 360° e la totale sicurezza anche in caso dei peggiori episodi di attacco.

Giusto stamattina ci siamo ancora imbattuti in un [post][1] che avvalorava e approvava la nostra teoria portando un esempio molto interessante sulla mancata moderazione di una FanPage di interesse rilevante:
> La pagina della Ferrero Rocher, è un esempio di pagina dirottata da un certo numero di donne (forse) che sono desiderose di promuovere se stesse con la carriera nel porno inserendosi nella pagina della Ferrero
Rocher in quanto molto visitata. Tuttavia non amministrando la pagina può succedere che si arrivi a promuovere la prostituzione involontariamente, rischiando dinuocere la propria immagine. …Pianificare un sistema di monitoraggio e di moderazione è una delle cose più importanti che bisognerebbe fare per costruire una nuova comunità. *([link][1])*

E non solo.
Sebbene non tutte le imprese aderiscano ancora a questo tipo di realtà è sempre più spesso la stessa che si muove verso l’impresa creando Fanpages gestite proprio da quei clienti che trovano un prodotto o marchio particolarmente interessante, gestendola di propria sponte, cercando notizie online, spiluccando magari sul sito ufficiale e sui giornali le ultime informazioni, spesso solo rumors, decidendo lui stesso la politica e l’immagine, e quindi influenzando anche gli altri utenti che a quell’organo fanno affidamento.
Per questo motivo diventa fondamentale creare una FanPage ufficiale gestendola in maniera intelligente.
Magari affidando il controllo e la moderazione dei contenuti a [ConversationFlow][cf] ed avendo, al contempo:
* Alert per parola chiave
* Cancellazione automatica di messaggi con termini a rischio
* Moderazione di migliaia di commenti ora
* Protezione dagli Attacchi su FanPage
* Report sui Top user
* Dettagli su post e commenti inviati dal singolo utente
* Protezione della pagina 24h su 24, 7 giorni su 7
* Un team di persone efficienti e competenti per la gestione
* Controllo e alert per parola chiave sulle pagine dei competitor
La FanPage è un asset importante per una azienda, e come tutti gli Asset importanti va gestita garantendone la continuità, la fruibilità e la sicurezza. magari anche utilizzandp un servizio come [ConversationFlow][cf]?
[cf]: http://conversationflow.com
[belen]: http://www.thefool.it/wp-content/uploads/2011/01/screen_belen.png
[santa]: http://www.thefool.it/wp-content/uploads/2011/01/screen_santanche.png
[1]: http://blog.digichat.it/moderare-pagina-fan-facebook.htm
[tf]: http://www.thefool.it/2011/01/31/social-media-security-limportanza-di-moderare-facebook-e-la-propria-fanpage-per-lazienda/

l'autore

Matteo Flora

Mi chiamo Matteo Flora, sono imprenditore seriale, docente universitario e keynote panelist e divulgatore. Mi occupo di cambiare i comportamenti delle persone usando i dati.
Puoi trovare informazioni su di me ed i miei contatti sul mio sito personale, compresi i link a tutti i social, mentre qui mi limito a raccogliere da oltre quattro lustri i miei pensieri sparsi.
Buona lettura.

di Matteo Flora

Matteo Flora

Mi chiamo Matteo Flora, sono imprenditore seriale, docente universitario e keynote panelist e divulgatore. Mi occupo di cambiare i comportamenti delle persone usando i dati.
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