Rilevare e rubare un Notebook in macchina

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![Foto Notebook](http://fast.mgpf.it/20070316_furto_notebook.gif)
Continuo per ricerche collegate al lavoro lavoro ad addentrarmi nei reami del **furto organizzato** e delle tecniche “*underground*”. E dopo gli articoli [sul lockpicking](http://www.lastknight.com/2006/11/09/lockpicking-una-guida-completa-ed-esauriente/) pubblicati qualche [settimana fa](http://www.lastknight.com/2006/11/09/lockpicking-una-guida-completa-ed-esauriente/) ecco l’ennesima notizia destinata a [fare rabbrividire](http://www.lastknight.com/2006/12/29/perche-non-si-possono-pertare-liquidi-in-volo-gli-esplosivi-binari/) chi lascia **computer portatili**, telefonini e **navigatori satellitari** in auto, magari anche ben celati in posti non visibili.

Lo scenario è **semplice** e tristemente noto se non a tutti sicuramente a molti.
Il notebook, una giornata di lavoro stressante, magari l’uscita tardi dall’ufficio con il portatile personale al seguito. Magari un incontro per un cinema o una serata allegra e l’idea di trascinarsi appresso un computer portatile (magari anche POCO portatile) è molto molto molto poco allettante.
E così si **lascia la borsa in macchina**, magari celata nel bagagliaio o anche tra il sedile del guidatore e del passeggero, o ancora sotto il sedile del passeggero in un posto talmente celato che “nemmeno se mi [aprono la macchina](http://www.lastknight.com/2007/02/04/aprire-una-automobile-con-una-pallina-da-tennis/) lo trovano”.

E alla fine della serata la **bruttissima sorpresa**: tra mille autovetture parcheggiate, tra decine di lussuose Mercedes, Audi e BMW hanno aperto **proprio la nostra utilitaria** rubando (*guarda caso!*) il portatile. **Come se lo sapessero.** Come se potessero sapere che il nostro notebook era lì pronto ad essere rubato.

E qui si sprecano i tentativi di spiegarsi la cosa: forse avevo lasciato in sospensione, forse l’hanno scoperto via bluetooth (sic!), force l’hanno visto (ma anche nel baule sotto la borsa della palestra?!?!?), forse forse forse…

Magari, semplicemente, lo **hanno RILEVATO con apposite apparecchiature**.
Sì, è possibile. Anche **da spento**.

![NLJD](http://fast.mgpf.it/20070316_notebook_rubati.jpg)
La tecnologia alla base dello strumento che hanno usato per individuare il vostro bel portatile si chiama NLJD, acronimo con il significato di “non linear junction detector”. E’ una apparecchiatura che illumina una piccola regione con un segnale RF ad alta frequenza. Ogni device che presenta connessioni non lineari rettificherà il segnale, riemettendo delle armoniche che l’apparecchiatura **è in grado di rilevare**.
L’apparecchiatura, infatti, dispone oltre che dell’emettitore di un **sensibilissimo ricevitore** che capta le armoniche e le mostra a display.
Per i curiosi che desiderano approfondire i dettagli tecnici una ottima scheda è disponibile sul sito di TSCM.

Usando [questa apparecchiatura](http://www.audiotel-int.com/EDD.htm) è possibile **individuare la presenza** di apparati elettronici (anche spenti) e con un minimo di esercizio anche scoprire piccole alterazioni che in un particolare modello di autovettura differiscono dalla “norma” dell’elettronica di serie.

Ancora una volta si tratta di apparecchiature **nate per la Difesa** (in particolare per la rilevazione di ordigni all’interno di strutture) ma ovviamente **ora disponibili anche al grande pubblico** a prezzi accessibili se consideriamo il ritorno economico della vendita di portatili e accessori di alta tecnologia rubati…
Il prodotto di punta è costruito sembra da SuperBroom della americana Artemis.

E questa volta non bisogna nemmeno andare all’estero ma comodamente seduti nella nostra poltrona ci si può rivolgere a **venditori italiani** come [Sedad](http://www.sadas-security.it/ARTEMIS.htm) per avere il prodotto di punta della Artemis, ma le soluzione [abbondano](http://www.securitywizardry.com/TSCMnljd.htm).

Il mio macbook tutto d’un tratto **soffre di solitudine** se sono lontano…

l'autore

Matteo Flora

Mi chiamo Matteo Flora, sono imprenditore seriale, docente universitario e keynote panelist e divulgatore. Mi occupo di cambiare i comportamenti delle persone usando i dati.
Puoi trovare informazioni su di me ed i miei contatti sul mio sito personale, compresi i link a tutti i social, mentre qui mi limito a raccogliere da oltre quattro lustri i miei pensieri sparsi.
Buona lettura.

di Matteo Flora

Matteo Flora

Mi chiamo Matteo Flora, sono imprenditore seriale, docente universitario e keynote panelist e divulgatore. Mi occupo di cambiare i comportamenti delle persone usando i dati.
Puoi trovare informazioni su di me ed i miei contatti sul mio sito personale, compresi i link a tutti i social, mentre qui mi limito a raccogliere da oltre quattro lustri i miei pensieri sparsi.
Buona lettura.