Come non calare il cappello alla Corte di Cassazione, con una sentenza come questa, che mi rende orgoglioso delle sue toghe?
> “In conclusione, l’affermato intreccio del dovere del giornalista di informare e del diritto del cittadino di essere informato **merita rilevanza e tutela costituzionale se ha come base e come finalità la verità** e la sua diffusione. Se manca questa base di lancio, se non c’è verità, ma calcolata e calibrata sua alterazione, finalizzata a disinformare e a creare inesistenti responsabilità e a infliggere fantasiose [il riferimento è alla pena di morte invocata per il giudice tutelare nell’articolo pubblicato su Libero, oggetto di causa n.d.r] condanne agli avversari, il richiamo a nobili ed intangibili principi di libertà è intrinsecamente offensivo per la collettività e storicamente derisorio, beffardo per coloro che in difesa della libertà di opinione hanno sacrificato la propria vita. **In un ordinamento e in una società che vivono e si sviluppano grazie al confronto delle idee, non può avere alcun riconoscimento l’invocato diritto di mentire**, al fine di esercitare la libertà di opinione”. [La sentenza Sallusti][1]
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Estote parati.
[1]: http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/sallusti_cassazione_motivazioni_carcere/notizie/227174.shtml