Forza, #M5S, #inaltoicuori e andate avanti!

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Nulla riesce a togliermi dalla testa che l’Italia, ieri, ha votato di protesta e non di pancia, e così facendo ha votato PD.
Per mandare il messaggio che gli italiani credono in un’Italia che crede in se stessa. Perché non si vogliono urla, non si vogliono pogrom, non si vuole più sentire parlare di Auschwitz.
Nulla mi vieta che come tanti anni fa con Prodi, la “destra” abbia votato sinistra perché ha votato il governo in carica, per dare un segnale che questo modo di andare avanti, senza urla, senza cazzate delle stampanti 3d, senza abbracci e baci alla destra ultranazionalista, senza BioWashBall.
E sono d’accordo, perché è questo il modo in cui vogliamo che il paese ci rappresenti. Perché l’Italia, stamane, si è svegliata ancora una volta dimostrando di essere contro gli estremismi.

Ed è **un’Italia di cui, stamattina, SONO ORGOGLIOSO**.

Non perché mi rappresenta politicamente, lo sapete tutti da che parte sono, ma perché mi rappresenta come etica e sensibilità nel rimanere fortemente antifascista e fortemente ancorata all’ostracizzare il violento. Se non ci fosse stato Grillo avremmo visto, ne sono convinto, il solito 32% PD e 26/28 a destra, come accade quando “vince” la sinistra.

**Renzi non ha vinto, è il M5S che ha perso**. I voti di protesta sono tutti andati al governo in carica, in un atto più di coscienza civica che di decisione politica. E’ il momento della verità: avete perso quasi tre milioni di voti, forse è il momento di farsi un’esame di coscienza. Serio, stavolta.

Continuo a pensare che il M5S sia davvero l’unica forza “diversa dentro” apparsa in politica nell’ultimo decennio, con principi saldi di etica e di visone dal basso, che ha veramente la possibilità di fare la differenza a livello italiano e globale. Ma è necessario mandare a casa gli urlatori e gli estremisti, è necessario rimboccarsi le maniche e dimostrare cosa si fa con i fatti e con il duro lavoro, non con rutti, scoreggie vocali e vaffanculo.
E, amici grillini, ne siete capaci: lo dimostra senz’ombra di dubbio il lavoro fatto in Parlamento e Senato, quello fatti nelle commissioni dai (pochi lo ammetto) che hanno preso in mano la carica per costruire invece che distruggere.
Date visibilità non ai veterofascisti urlatori e (palesemente) ignoranti sulle questioni, lasciate a casa i demagoghi della svastica e concentratevi sul comunicare bene le cose reali che fate e che farete, e stai sicuro che il 20% salirà al 40. E che avrete i voti anche miei (che conto zero, ma lo prometto) e quelli di milioni di italiani che vogliono il cambiamento vero, fatto di fatti e non di BioWashBall e di dentiere stampate in 3d nei comuni americani.

Estote parati ed #inaltoicuori, ma davvero stavolta! Che siete ancora in tempo per #vincerevoi.

l'autore

Matteo Flora

Mi chiamo Matteo Flora, sono imprenditore seriale, docente universitario e keynote panelist e divulgatore. Mi occupo di cambiare i comportamenti delle persone usando i dati.
Puoi trovare informazioni su di me ed i miei contatti sul mio sito personale, compresi i link a tutti i social, mentre qui mi limito a raccogliere da oltre quattro lustri i miei pensieri sparsi.
Buona lettura.

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Matteo Flora

Mi chiamo Matteo Flora, sono imprenditore seriale, docente universitario e keynote panelist e divulgatore. Mi occupo di cambiare i comportamenti delle persone usando i dati.
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