Volete una Carta di Identità elettronica a Milano, così da non sentirvi in un retrogrado passato fascista ma in un ipotetico 21esimo secolo? Aspetterete 7 mesi. E vi telefoneranno per un appuntamento…
Già, perchè per averla sto TELEFONANDO (ripeto, TELEFONANDO, all’alba del 21esimo secolo) al Comune di Milano al numero 02.0202 per un appuntamento per la Carta di Identità digitale. Scopro che per farla devo PRENOTARMI e avere un APPUNTAMENTO. Che sarà non PRIMA DI MAGGIO 2014.
Ma non me lo danno ora l’appuntamento, non dopo avermi fatto TELEFONARE per una operazione che teoricamente è a sportello, no… Perchè è troppo difficile segnarlo adesso il mio appuntamento, bisognerebbe addirittura sapere usare una agenda.
No, nelle prossime settimane (settimane!), con tutta calma, un ADDETTO umano dovrà richiamarmi, con il numero di pratica che devo appuntarmi adesso. Mi ri-telefonerà per l’appuntamento, che indicativamente sarà per il Maggio del 2014. Sette mesi per un documento elettronico. Ma se vuoi puoi farla cartacea, ma non “nel frattempo” perchè per quella digitale la cartacea deve essere scaduta.
Ovviamente di quella strana cosa che sia chiama Web nemmeno l’ombra, già sono sopreso non mi mandino un telex. O un telegramma, magari.
Quindi per creare un documento digitale la cui emissione consta di non più di 5 minuti devi aspettare MESI. Cosa le fanno, a mano cesellando con un monaco amanuense una a una le lettere? La fanno in foglia d’oro sottile con ali di farfalle della Patagonia sospinte dal vento sino a Palazzo Marino?
L’unica vera cosa è un’altra: questo comune è digitale come la gonorrea. Digitale quando vuole farsi bello e fighetto con i socialcosi ogni volta che Pisapia sorride ad uno scoiattolo, sicuramente, ma ben lontano dall’utile della digitalizzazione delle procedure. Punto, tutto qui.
Siamo ancora la patria della burocrazia e delle cazzate.
Estote parati.