Oggi [CheFuturo!][1] apre la “copertina” web com un mio [lungo, forse lunghissimo, OpEd-article][1] legato all’analisi del caso Eni vs Report in cui espongo una serie di riflessioni che secondo me sono di notevolissimo interesse dal punto di vista del cambio dello scenario.
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Ecco i punti principali:
* È fondamentale notare come Eni abbia unilateralmente avviato un contraddittorio sulla piattaforma “real time” per eccellenza, Twitter, inserendosi in second screen in tempo reale e rendendosi parte del flusso di conversazioni sin dal principio della narrazione con gli hashtag #Report e #opl245.
* Si stravolgono le regole del gioco, si modificano gli equilibri, in una sorta di guerra asimmetrica mediale
* La diretta che rinasce: la diretta rappresenta l’unico modo di essere parte attiva della trasmissione e non solamente soggetto passivo
* Chiunque da oggi vorrà andare contro ad Eni dovrà sapere che l’azienda dispone di un palcoscenico attento e attivo per proporre la sua visione dei fatti
* Report vince con le persone, ma Eni vince con gli Influencer
* Certo è che, a voler essere critici, Eni è riuscita a stravolgere non solamente i termini ed il palcoscenico del contraddittorio, ma anche l’oggetto del contendere: stiamo tutti infatti – io per primo – discorrendo non più sul contenuto ma sul mezzo.
Che dire di altro? Vi lascio [all’articolo][1] aspettando i vostri commenti.
E, come sempre, estote parati.
[1]: http://www.chefuturo.it/2015/12/report-contro-eni/